10 FEBBRAIO GIORNATA NAZIONALE DELLA MEMORIA IN RICORDO DEI MARTIRI DELLE FOIBE .
Le foibe sono cavità carsiche di origine naturale (grotte) con ingresso a strapiombo diffuse soprattutto nella provincia di Trieste, nelle zone della Slovenia una volta appartenenti alla scomparsa regione Venezia Giulia nonché in molte zone dell'Istria e della Dalmazia.Attualmente sono un argomento scottante, soprattutto sotto il punto di vista storico, e se ne discute animatamente in quanto furono teatro di crimini nei secoli, in particolare durante la Seconda guerra mondiale e nell'immediato Dopoguerra come luogo di occultamento dei cadaveri durante le repressioni avvenute nella città di Trieste e nelle regioni nord orientali italiane. Successivamente alla fine della guerra,l’uso delle foibe per occultamento di cadaveri si svolse principalmente a Trieste tra il 1 maggio e il 12 giugno 1945 e a Gorizia nello stesso periodo, con l'uccisione di diverse migliaia di persone, molte delle quali gettate vive nelle foibe. La più famosa è quella di Basovizza (in territorio italiano e a pochi chilometri da Trieste) mentre altre si trovano in territorio ora sloveno a pochi chilometri dal confine. Questi baratri venivano usati per l'"occultamento di cadaveri" con tre scopi: vendicarsi di nemici personali, magari per ottenere un immediato beneficio patrimoniale; dominare e terrorizzare la popolazione italiana delle zone contese; eliminare gli oppositori politici;fare pulizia etnica. Il maresciallo Tito ,capo supremo della ex Jugoslavia comunista si è reso responsabile dell’orrenda uccisione di migliaia e migliaia di Italiani ,con il silenzio –assenzo dell’allora ministro di Grazia e Giustizia del primo governo Repubblicano Italiano Palmiro Togliatti ,Leader dell’allora Partito Comunista Italiano .La storiografia italiana ha sempre cercato di nascondere questa orrenda verità.Solo ultimamente si sta facendo finalmente luce .Ora non sarà più consentito alla storia di smarrire l’altra metà della memoria .I nostri deportati e profughi ,pensare che hanno lasciato finanche la chiave sulla toppa dell’uscio di casa, infoibati,fucilati,lasciati morire di stenti e malattie nei campi di concentramento jugoslavi non sono più morti si serie B.Almeno 10.000 persone negli anni drammatici a cavallo del 1945 sono state torturate e uccise a Trieste e nell’Istria da truppe controllate dai partigiani comunisti jugoslavi di Tito ,i famigerati “titini “.E in gran parte vennero gettate , molte ancora vive, dentro le voragini naturali disseminate nell’altipiano del Carso, “Le foibe”.A oltre sessanta anni di distanza vogliamo fare conoscere questa tragedia italiana a chi non ne ha mai sentito parlare , a chi sui libri di scuola non ha trovato il capitolo “Foibe” , a chi non ha mai avuto risposta alla domanda :”Cosa sono le foibe?”A Trieste a differenza delle altre città italiane la liberazione alla fine della seconda guerra mondiale è coincisa con l’inizio di un incubo ,per quaranta giorni le truppe partigiane comuniste del maresciallo Tito hanno imperversato in città torturando ,uccidendo e deportando migliaia di cittadini colpevoli solo di essere italiani e anticomunisti.Nella Giornata Nazionale della Memoria in Ricordo delle Foibe vogliamo riflettere e cercare di capire anche noi perché, a guerra ormai finita, migliaia di persone hanno perso la vita per mano dei partigiani comunisti, e perché per oltre sessant’anni la storia d’Italia è stata parzialmente cancellata.