lunedì 24 marzo 2014

L’ISTITUZIONE SCUOLA E I SUOI SIMBOLI .




Oltre la lavagna ,la cattedra ,la carta geografica è  soprattutto il banco ,col quale nasceva la scuola pubblica sin dall’ottocento,che soddisfa quelle necessità pratiche di ottimizzazione degli spazi e di risparmio nelle spese oltre alle esigenze di disciplinamento degli alunni .
 Questa immagine non vuole essere  una celebrazione della scuola di altri tempi da contrapporre  polemicamente alla scuola di oggi .Non può e non deve esserlo ,la storia non si ferma ,la società si trasforma,i saperi invecchiano,le esigenze formative si modificano,gli strumenti didattici si evolvono.
La scuola ,in un mondo globalizzato e multimediale,dominato dalla televisione e dai computers ,dalle comunicazione via Internet e via telefonino,non può non adeguarsi ala sfida della modernità ,sia pure senza perdere di vista la dimensione della misura e dell’equilibrio.
Rendere ,però,omaggio anche se solo con una simbolica immagine ,alla scuola di ieri è un atto di doverosa riconoscenza ad una gloriosa istituzione che ha saputo avviare generazioni di giovani al non facile esercizio del “saper leggere e far di conto” ,indispensabile premessa all’acquisizione di ogni sapere e al dominio di tutte le competenze .
E lo ha fatto ,tra i mille disagi di luoghi spesso improvvisati,lontani e inospitali ,con assoluta povertà di mezzi : un sillabario, due quaderni, uno a righi e l’altro a quadretti,un lapis,una penna,una gomma ,un calamaio,racchiusi ,insieme con una piccola merenda ,in una cartella di carta pesta portata orgogliosamente a tracolla da un esercito di festanti bambini chiamati a vivere la grande avventura della alfabetizzazione .Se poi questa immagine provoca in ciascuno di noi soprattutto negli ex bambini dei primi decenni  del novecento anche un po’ di nostalgia e qualche rimpianto ,sentimenti umanissimi ,non è davvero un male o una colpa di cui vergognarsi .