L'OPINIONE




NJË MARTESË PA DASHURI ...
 Un matrimonio senza amore..




..quello fra la Grecia e l' Unione Europea. Il Paese ellenico, in default già due volte dall'inizio della crisi, esportazione inesistente , debito pubblico fra i più alti del mondo ,sopravvive con i fondi europei arrivando ad un debito astronomico dell'ordine di miliardi di euro .La gente non può morire di stenti ,l'austerity non ha portato benefici alla economia ,tutto buono tutto giusto, ma non si può continuare a difendere un Paese che non ha un sistema funzionante di riscossione delle tasse, ma un numero pletorico di dipendenti statali e baby pensionati come se piovesse. La Germania ha avuto salvataggi ma si è data anche delle regole e riforme dolorose oltre che il raggiungimento di livelli di consapevolezza. L' Unione Europea per motivi di strategia politica ed equilibrio degli assetti internazionali, oltre al non secondario aspetto degli interessi economici di qualche potente Stato al suo interno, fa buon viso a cattivo gioco e molto probabilmente si raggiungerà un accordo di compromesso. I governanti greci l'hanno capito e ci marciano su. Della serie : alla fine quando si tratta di un debito colossale praticamente insolvibile il problema è del creditore ...Questa vicenda evidenzia se mai ve ne fosse stato bisogno che l'eurozona non funziona c'è un problema serio di governance, l'UE si è data una moneta unica ma non gli strumenti per governarla. Bisogna procedere ad una integrazione politica altrimenti si accentueranno le disuguaglianze fra gli Stati.In Germania ad esempio il costo del denaro è molto basso si comprano i titoli dalla Grecia e si guadagnano tanti soldi, risorse che da un paese povero come la Grecia si trasferiscono verso un paese ricco come la Germania che diventa sempre più ricca...
































L' EQUILIBRIO DELLA RAGIONE ...



 Riguardo l'esodo ormai biblico dall'Africa verso l'Italia ,le opinioni sono contrastanti e ognuna propone delle motivazioni più che concrete soluzioni .Sulla questione di umana solidarietà i pareri sono concordi ma è sulla soluzione del problema non semplice e al limite di una situazione esplosiva che sorgono i contrasti .Una delle principali motivazioni di chi è per l'accoglienza senza se e senza ma è condensata in questo adagio :"Quando i migranti eravamo noi " Detta così la cosa presenta una certa verità ma in fondo nasconde il più delle volte se non una modesta conoscenza storica una malcelata finalità strumentale e demagogica dettata i più delle volte da posizioni preconcette o addirittura interessi di natura economica e politica . Certo e che emigranti siamo stati noi italiani emigranti con a E maiuscola ma occorre onestamente considerare che erano cose diverse dall'esodo di oggi .Gli italiani sono emigrati in Paesi che avevano bisogno di forza lavoro ,erano di gran lunga più estesi dell'Italia e alcuni addirittura con popolazione di un terzo di quella italiana .Gli italiani si sono adeguati ai costumi e alle leggi delle nazioni ospitanti e hanno con abnegazione senso del dovere e sacrificio contribuito al loro sviluppo .Non hanno avuto nessun sussidio nessuna casa nessuna stanza di albergo .Nel momento del loro ingresso si sono fatti identificare regolarmente .Altrettanto può dirsi degli immigrati in Italia oggi? Non tutti fuggono da guerre ,non tutti hanno lo stato e il diritto di rifugiati politici . In Senegal ad esempio non c'è nessuna guerra . E poi come fanno a pagare migliaia di euro agli scafisti ?
 Il sospetto che una regia occulta con finalità articolate piloti il triste fenomeno è sempre forte .Regno Unito ,Austria ,Spagna ,Svizzera e in maniera più ipocritamente soft Francia e Germania lasciano capire se non l'hanno già dichiarato che non intendono "aprire " le loro frontiere ma nessuno si sogna di chiamarli razzisti .Il blocco di questi paesi ha come conseguenza sostanziale il fatto che questi immigrati rimarranno in Italia .Ha il nostro paese di 56 milioni di abitanti ,un territorio relativamente non molto vasto ,una disoccupazione al 14 % e oltre un milione di capi famiglia disoccupati la forza per poter reggere l'urto ? Certo non vogliamo fermare il percorso del tempo e la sua evoluzione storica ,il movimento delle persone da un punto all'altro del pianeta non si potrà mai fermare ,ma i flussi migratori stessi hanno sempre avuto nel corso degli anni una razionale regolamentazione centellinando tempi e collocazioni logistiche e tale dovrà continuare ad essere se non si vuole il caos .Bisogna ragionare ed agire con equilibrio e razionalità e non pensare sempre che tanto finchè non toccano il nostro uscio di casa il problema ce l'ha o lo risolve quello della porta accanto ..
 Una chiosa di colore che forse non c'entra ma qualche nesso col tema l'avrebbe :una decina di anni fa venivano barconi pieni all'inverosimile di persone dall'Albania ,nel corso degli anni con politiche oculate e rigide in loco e accordi fra Stati ,siamo noi che con le nostra imprese andiamo in Albania e facciamo la fila per essere coinvolti in un sistema economico albanese con una pressione fiscale al 7 % a fronte della nostra che tocca il 54% ....




























IL VOLTO DEL NUMERO UNO...



 Questo signore si chiama Carlo De Benedetti è uno che sa il fatto suo.Innanzitutto si è presa la tessera numero uno nel Pd e poi e poi e poi... Ka kem zemi....da dove iniziamo? È proprietario del quotidiano Repubblica.. Ha la residenza in Svizzera..Il suo capitale si aggira sui miliardi di euro..Fin qui cose risapute ma non tutti ancora sanno che una delle sue società la Sorgenia indebitata per 1,8 miliardi di euro si avete capito bene 1,8  miliardi di euro è stato salvata dal fallimento dopo l'intervento delle banche, pensate,a questo si aggiunge ovviamente anche il governo di "pittibimbo " che regala al numero uno ben 150 milioni di incentivi.
 Alla faccia dei diritti e degli interessi dei lavoratori oltre che degli imprenditori e della gente comune che si reca nelle banche bisognosa di prestiti...






















RENZI ASSOLTO PERCHE' INCAPACE DI COMPRENDERE IL REATO ....



 Secondo quanto spiegano nella motivazione della sentenza i giudici della Corte dei Conti , Renzi è stato assolto perchè il “Collegio ritiene di poter rilevare l’assenza dell’elemento psicologico sufficiente a incardinare la responsabilità amministrativa, in un procedimento amministrativo assistito da garanzie i cui eventuali vizi appaiono di difficile percezione da parte di un ‘non addetto ai lavori’”. In pratica, in quanto “non addetto ai lavori” non sarebbe stato in grado di percepire l’illegittimità del suo operato, che, quindi, rimane illegittimo.
 La vicenda risale all’epoca in cui Renzi era il presidente della Provincia di Firenze. Secondo il procuratore contabile aveva inquadrato nel suo staff quattro persone esterne all’amministrazione come funzionari. Una qualifica, questa, che richiede la laurea, ma i quattro non la possedevano. A dare il via alle indagini una denuncia anonima sull’assunzione di Marco Carrai, renzista convinto, all’epoca 29enne, assunto nella segreteria del presidente nonostante fosse privo del titolo necessario. Così per un quinquennio, i quattro avrebbero beneficiato di uno stipendio maggiorato. Una violazione che avrebbe prodotto un danno per l’amministrazione stimato in oltre 2 milioni di euro, ridotto dai giudici di primo grado a un risarcimento di 50mila, di cui circa 14mila euro sono stati posti a carico del presidente. Nel processso erano infatti coinvolte una ventina di persone.
 Secondo alcuni giuristi, il problema ora diventa anche un altro: il principio rischia di spalancare le porte a un sistema diffuso di elusione della responsabilità erariale. E potrebbe servire, secondo alcuni, anche a mandare assolti nei giudizi di responsabilità i politici di vertice i quali, essendo “non addetti ai lavori” non possono essere ritenuti responsabili degli atti da loro adottati.
 Sostanzialmente abbiamo un Presidente del Consiglio non eletto da nessuno ma nominato dal suo Partito che rimane sempre una associazione privata.Poi secondo i giudici è anche " incapace di comprendere un reato " cosa risibile quanto grave e originale .
 Come la mettiamo ora con gli usuali e abusati termini come " La legge non ammette ignoranza " oppure il diabolico " Non poteva non sapere " ...La risposta è racchiusa in una sola parola anzi due ..." Discrezionalità interpretativa " ...Mah ..
























ITALIA  FRANCIA E LA COSIDDETTA PRIMAVERA LIBICA...


  L'allora Presidente del Consiglio Silvio Berlusconi con il Leader libico Gheddafi aveva chiuso accordi favorevoli all'Italia per 20 anni a partire dal gasdotto, alle commesse edilizie in Libia, per passare alle acciaierie fino al marmo delle Apuane ecc. Aveva risolto la piaga dei tributi della guerra di Libia che gli italiani pagano dal dopoguerra con altre commesse infrastrutturali in terra Libica, realizzate a spese nostre da ditte italiane. Tutto questo in piena crisi economica per tutti i Paesi dell'UE... tralasciando l'accordo delle motovedette e l'azzeramento degli sbarchi in Italia. Il Rais non era proprio uno stinco di santo e i profughi nei suoi campi non stavano "bene" come nei nostri, ma di sicuro meglio che in fondo al mare, e i Libici forse stavano meglio con il Dittatore rispetto alla attuale guerra tra bande, tra governo impotente, fratelli musulmani e Califfato Islamico.
 La vecchia sinistra non di Renzi, al posto di una opposizione responsabile mossa dal pregiudizio genetico antiberlusconiano pensava a idiozie quali baciamani, tende e cavalli del Rais a villa Panphili invece di fare gli interessi degli italiani appoggiando Berlusconi e il fu partner Libico.
 L'allora Primo Ministro di Francia Sarkozy, mosso da spirito umanitario, faceva fuori rapidamente il Rais per riequilibrare l'egemonia nel Mediterraneo che la vecchia volpe Silvio Berlusconi, in piena crisi, aveva strategicamente e favorevolmente spostato sull'Italia e soprattutto sulle imprese italiane mentre il disgraziato popolo libico rimpiange la frusta e i rubinetti d'oro del dittatore Gheddafi, i tagliagole dell'ISIS in queste ore, dopo essersi impossessati degli arsenali dell'ex Rais compresi i missili Scud, avanzano in Libia arrivando a Sirte, affacciata sul Mediterraneo e a sole 200-300 miglia marine da noi...
 E mentre noi attendiamo che Matteo Renzi decida se mettersi l'elmetto, sarebbe interessante conoscere l'opinione degli allora sostenitori delle primavere arabe, degli specialisti di spread, di tende, cavalli e baciamani. Che soluzioni metterebbero in campo oltre ai "fiori dentro ai kalashnikov" ora che i tagliateste lambiscono e minacciano il Bel Paese? sarebbero d'accordo a rispolverare i bombardamenti sulla ex Jugoslavia di D'Alema? o restiamo in attesa della prima bordata di missili??




















LA SFILATA DEGLI IPOCRITI....



 Prefiche, coccodrilli, sepolcri imbiancati.
 Prima bombardano,finanziano i gruppi terroristici,destabilizzano i sistemi del Nord Africa e Medio Oriente e poi, fingendosi di essere in testa al corteo, inscenano questa marcia strumentale e chiaramente politica , che nulla ha di unitario, finalizzata a interessi politici interni alla Francia e non solo. Cercano di compattarsi ma sono divisi da sempre, basta dare una guardatina alla storia dove si evince che fu proprio la Francia che si oppose all'inserimento di "Radice cristiana"nella Costituzione Europea. All'epoca i francesi sciovinisti e affaristi in strette relazioni con il dittatore cannibale Salah Ahmed Bokassa...Chi semina vento raccoglie tempesta la politica francese ha generato la proliferazione all'interno del Paese di questi terroristi che definirei squilibrati assassini.Mi sia consentita una riflessione :a Milano il sindaco Pisapia ha in progetto di costruire un 'altra Moschea che probabilmente verrà realizzata. A noi Cristiani sarà mai consentito di costruire una chiesa in un Paese arabo? Per ora ai Cristiani solo il taglio della testa. Questo è il vero razzismo e la vera intolleranza, il resto solo strumentali chiacchiere.


























NUDDU MISCATU CU NENTI ....



 Gerardo Mario Oliverio,61 anni di San Giovanni in Fiore, già più volte deputato del Partito comunista poi Ds ,Pds, Pd già Presidente della provincia di Cosenza è il nuovo Governatore della Calabria.Ha vinto le elezioni regionali con il 61 % dei voti di coloro i quali sono andati a votare cioè il 44 %.Sostanzialmente egli ha il consenso di 24 calabresi su 100 .
 Come era ampiamente previsto il popolo di centro destra non è andato a votare .Cosa che invece fa ormai atavicamente da sempre in Calabria e nel resto del Paese il popolo di sinistra che nello specifico si è compattato con ben otto liste tra le quali più di una costituita da incalliti transfughi e trasforimisti , intorno alla figura del neo Presidente .Chi non va a votare oltre a fare gli interessi della minoranza che va alle urne delegando ad essa in pratica tutto ,dimostra se mai ve ne fosse bisogno, la mancanza di un minimo senso civico e di appartenenza democratica ,voltando le spalle alla realtà al buonsenso e alle responsabilità.Chi non va a votare non risolve nulla .E' al limite dell'asociale .Il dato più che politico,ormai le ideologie non esistono più,infatti nel Pd ci sono a tutti i livelli più ex democristiani che ex comunisti ,è di costume legato a interessi contingenti ,qui da noi la fa ancora da padrone l'assistenzialismo eretto a sistema,la permanenza vita natural durante dei carrozzoni clientelari vuoti di contenuti ma principale causa del dissanguamento dello Stato .Questa opinione è suffragata anche dal fatto che il Movimento 5 stelle bene o male, pur se con aspetti ostentatamente "rivoluzionari", sostanzialmente è un movimento di opinione scevro da ideologie specifiche e progetti di assistenzialismo clientelare non ha attecchito in Calabria .Infine tornando sui "Ponzio pilato ", che oltre a lavarsi le mani hanno voltato le spalle alle responsabilità civiche ,con quello che hanno determinato  insieme agli altri non sono legittimati a fare nessuna critica futura . Viva la Calabria comunque e sempre !























SI CONTINUA A SCHERZARE COL FUOCO ...




La vicenda del massiccio epocale esodo selvaggio nel senso di nessun razionale controllo diventa giorno per giorno sempre più serio ,grave e insostenibile sotto svariati aspetti .Né la soluzione è facile e visibile anzi bisogna aspettarsi sempre di peggio c'è il serio rischio che la cosa degeneri senza ritorno .
 Il controllo da operarsi nei paesi da cui partono i migranti non credo sia praticabile,perchè ad esempio se con Gheddafi esisteva un accordo orientato in tal senso o comunque un ostacolo agli imbarchi,la Libia attuale,in guerra civile e in preda al caos,non lo consente di certo.
 Il governo italiano è proprio quello che ha creato l’incredibile operazione ”mare nostrum”,una follia per chiunque abbia un minimo di buonsenso e sperare che quelli che tale operazione l’hanno creata si possano improvvisamente rendere conto del madornale errore commesso e ci pongano rimedio, è pura utopia.
 Questa dell’immigrazione senza limiti è soprattutto un immenso business per scafisti,schiavisti,mafiosi,speculatori e politicanti che lucrano e traggono enormi vantaggi da questi traffici fatti sulla pelle dei ”migranti” e sulla pelle dei cittadini italiani,perciò ci fanno il lavaggio del cervello con l’ossessione dell’ ”accoglienza” a tutti i costi ,e del ”razzismo” se poco poco si obbietta qualcosa in contrario.Se la cosa continua in questo modo verrà comunque un giorno è legge di natura che gli stessi che l'hanno prodotta finiranno per sbattere il muso contro il muro anche loro .

























IL GATTOPARDO DI SCENA A LUNGRO ....



Con il manifesto di questi giorni l'ex sindaco Iannuzzi pone sul tavolo del dibattito politico una serie di questioni che attengono all'operato della attuale amministrazione comunale di Lungro in carica da oltre sette anni .A mio avviso il dibattito va aperto sui temi esposti .Se poi l'autore del manifesto che ha amministrato per 36 anni il comune avrebbe colpe ,omissioni, negatività di genere vario ,questo è altro discorso .Non si può ovviare dalla analisi dei fatti odierni e soprassedere solo perchè a denunciarli è un soggetto che ha già amministrato pur con gravi lacune il paese .Questo è altro discorso dicevo e su altre sedi si è sempre dibattuto si dibatte e si dibatterà per tanto tempo ancora .In effetti ,come giustamente dice la signora Maria Cucci ,è evidente che si sta assistendo da oltre sette anni a una continuità di metodo e atteggiamento che è sotto gli occhi di tutti ,non ultima la "inaugurazione " del monumento allo spreco del "Rifugio montano d Campolongo" opera "faraonica" che ha avuto nel corso degli anni una serie incredibile di finanziamenti copia conforme senza una efficiente finalizzazione .Tornando al tema quindi se l'amministrazione Iannuzzi si è distinta per negatività oggettivamente dovrà dirsi per l'amministrazione Santoianni per la naturale logica della continuità...Atteggiamento serio sarebbe dunque affrontare i singoli punti del manifesto in un aperto dibattito e leale confronto fra amministratori e cittadini sensibili ai problemi della comunità. Dire invece che non si può discutere e dibattere su niente solo perché i fatti li espone Iannuzzi è una bella scusa per continuare la stessa musica di gattopardesca memoria ....


























LA BELLA FAVOLA DELL'OSPEDALE DI LUNGRO ....E L'ETERNA ATAVICA RICERCA DEL LUPO CATTIVO..



Sui muri di Lungro, paese di ex salinari in Calabria ,compare in questi giorni un manifesto a firma dell'ex Sindaco Vincenzo Iannuzzi dove viene fatta una sorta di cronistoria , per certi versi struggente, riguardante l'ospedale dall'apertura nel 1976 alla condizione di oggi .Certo avevamo un grande Ospedale autentico gioiello nel territorio .Le vicende politico economiche della Nazione hanno inciso gravemente anche su questa realtà locale .L'ex Sindaco espone articolatamente evoluzione e involuzione con una analisi realistica ponendo ovviamente degli interrogativi sui perché della amara involuzione .Le vicende sono ormai note e sono state dibattute anche sui socialnetwork come nelle varie sedi politche e istituzionali .Il dibattito sulle risposte da dare agli interrogativi posti sul manifesto non è ufficialmente iniziato.personalmente dati tempi e situazione politica generale locale dubito che ci sarà ,sta di fatto che " Radio zaccaria " quasi prendendo come spunto la "parabola del lupo cattivo" citata nel manifesto ,si cimenta in una sorta di "caccia all'untore" nel senso della atavica e balorda ricerca di un colpevole individuato ovviamente nell'uomo di destra e nell'uomo di sinistra a seconda da che parte viene la "critica" ...Vecchie storie ,piccine ,piccine che ci hanno ridotto anno dopo anno in queste condizioni ...Forse ,magari se gli "osservatori" del problema si ricordassero che in tutta Italia negli ultimi due anni sono stati chiusi 4200 ospedali allora si potrebbe partire da li per sviluppare l'ennesimo dibattito ...Mah !














...PRIGIONIERI DI UN SOGNO ....
 ...quando la politica avvelena la vita ....



 Posto che i due popoli ,israeliano e palestinese, vogliono vivere in pace riconoscendosi reciprocamente ma che il terrorismo locale e internazionale fomenta da anni odio e rancore strumentalizzando ataviche divisioni ,vorrei conoscere se c'è qualcuno che si chiede il perchè in Siria e altrove muoiano persone di ogni età mentre a Gaza sembra che muoiano soprattutto bambini ? Fino a che non si risponde congruamente a questa semplice domanda regnerà intorno alla vicenda una buona dose di malafede e non sarà possibile fare un serio dibattito sulla questione israelo-palestinese .I film ci piace vederli al cinema e non ai tg .










PIU' DISSESTATI DI COSI'....



 Il consiglio comunale di Lungro in Calabria nella seduta di ieri 28 luglio 2014 ha deliberato di applicare l'aliquota massima per tutte le tasse dell'ente locale.
 Ma non era stato risolto il problema con l'appianamento?
 La scelta di propendere per il dissesto finanziario quali reali fini nasconde?
 Ora oggettivamente la triste realtà delle cose dice che i contribuenti di Lungro continueranno a corrispondere all'ente locale le imposte più alte d'Italia.
 E poi dicono che a Lungro non c'è... solidarietà...
 A proposito di " solidarietà " nel sito del comune di Lungro oltre alle delibere canoniche dovrebbero, per legge sulla trasparenza, figurare anche eventuali premi di produzione ,straordinari e missioni ......









QUELLO STRANO CONCETTO DI IMPARZIALITA' ...



 L'attuale presidente del Senato Piero Grasso ,già magistrato, già alto commissario dell'Antimafia ,a proposito della diatriba interna al Pd sulla vicenda degli emendamenti per le riforme ha dichiarato che egli è imparziale e lo scontro lo indigna ...Con un intervento da pseudo statista e "garante " della democrazia ha dimostrato, se mai qualcuno non se ne fosse accorto, una certa "aspirazione" verso la massima poltrona istituzionale del Paese ..Lui ,l'imparziale ,che da magistrato passa in politica scegliendo ovviamente una parte che poi quella sia di sinistra a questo punto è un dettaglio, il problema è l'essersi schierato venendo meno al principio secondo cui un giudice deve sempre avere un alto profilo al disopra di ogni schieramento ,sia prima che durante e anche dopo e pur se non sia imparziale deve in ogni momento e luogo dimostrare di esserlo .











LA RISPOSTA-DOMANDA SORGE SPONTANEA….



Se l’assoluzione dipende dalla riforma Severino del 2012 perché Berlusconi nel 2013 è stato condannato ?
 Il Fatto Quotidiano,giornale tutt’altro che imparziale e obiettivo,fornisce una chiave di lettura sull’assoluzione di Berlusconi in secondo grado: è colpa della riforma Severino del 2012, che ha spacchettato il reato di concussione, distinguendo la “concussione per induzione” da quella “per costrizione”. Secondo costoro Berlusconi non è stato assolto in quanto innocente, ma semplicemente perché i giudici della Corte d’Appello hanno stabilito che non c’è stata una minaccia esplicita, dunque hanno deciso di assolvere l’imputato. Una supercazzola degna di Azzeccagarbugli che non fa altro che confermare l’innocenza di Berlusconi.
 Al di là del fatto che l’illustre avvocato Carlo Federico Grosso smentisce dal punto di vista tecnico la tesi del Fatto del tutto fuori luogo dal punto di vista temporale .
 Nonostante la riforma del 2012, nulla ha impedito ai giudici di primo grado di condannare Berlusconi il 24 giugno 2013. La sentenza infatti è stata successiva alla riforma tanto incriminata. Non è certo colpa dell’ex premier se la pubblica accusa (ma non la Boccassini) e i giudici di primo grado si siano impuntati sulla tesi della concussione per costrizione, essendo troppo “debole” la concussione per induzione. Un intento persecutorio che si è trasformato in un teorema. Con i risultati che ora sappiamo: la minaccia esplicita non c’è stata, dunque Berlusconi è innocente e non condannabile. Negarlo, oltre che giuridicamente insensato, è solo una dimostrazione di malafede.












NON STA LI A PETTINAR LE BAMBOLE ....



 La Corte dei conti è un organo di rilievo costituzionale, previsto dagli articoli 100 e 103 della Costituzione italiana che la ricomprende tra gli organi ausiliari del Governo.È un organo con funzioni consultive, di controllo e giurisdizionali sull'operato della pubblica amministrazione .Si articola su due filoni fondamentali quello centrale con sede a Roma e quindici Sedi territoriali su altrettante regioni d'Italia.Quella della regione Calabria ha sede a Catanzaro e si occupa o dovrebbe occuparsi di tutto l'operato dei governi locali vigilando sulla legalità degli atti ,sui bilanci ,sugli eventuali sprechi di denaro pubblico e non solo quello ma anche sui danni reali perpetrati verso il bene pubblico,sanzionando ovviamente tutte le amministrazioni cosiddette "allegre" per usare un eufemismo ....











TANTO VA LA GATTA AL LARDO CHE ....



 Spesso ci sentiamo rompere i... timpani con l'abusato adagio sulla fiducia nella magistratura e il rispetto delle sentenze .Gli imprenditori del Mose compravano le sentenze affidandosi a un avvocato cassazionista ,costui pagava, per conto delle ditte del Consorzio Venezia Nuova ,i giudici del Tar e anche del Consiglio di Stato .Una sentenza costava tra gli 80 mila e 120 mila euro ....Ma dove sta scritto che si debba credere ciecamente e assolutamente alla magistratura ,ma chi è Dio ?
 La corruzione è nella società a tutti i livelli e categorie ,si manifesta sia a grossi livelli tipo Expo e Mose ma è presente surrettiziamente anche nelle piccole realtà locali a livello di appalti ,sub appalti ,incarichi e mansioni ,finti servizi e prestazioni.Cosa giustificherebbe infatti il quotidiano spreco di risorse pubbliche per inutili e ripetitive opere, ridicole invenzioni di fantomatici enti ,associazioni del nulla , più o meno strumentalmente "culturali ".....



















IL POTERE VERO




 Un cittadino , nel registro degli indagati, può essere iscritto o non iscritto secondo discrezione? Si può farlo, non farlo, farlo sei mesi dopo? Farlo col suo nome o con uno di fantasia? Ci si può dimenticare di un fascicolo per un mese o addirittura per sei mesi, e lasciarlo chiuso in cassaforte? Si può mandare un fascicolo a un dipartimento oppure a un altro, farlo rimpallare in eterno, rubricarlo a modello 45 o 44 o su altri binari morti? Ci si può regolare diversamente a seconda che ci siano delle elezioni politiche o delle trattative d’affari? Si può chiedere che un tizio non finisca in carcere e tutti gli altri sì? Si può riesumare un fascicolo dormiente solo perché è uscito un articolo di giornale? Oppure: tutte queste domande sono malposte, non hanno fondamento? E chi le ha messe nero su bianco davanti al Csm, dunque, verrà sanzionato? I testimoni che le hanno suffragate - altri magistrati - verranno sanzionati a loro volta? Ci sono in ballo anche delle querele tra magistrati: faranno il loro corso? Verranno ritirate? L'obbligatorietà dell'azione penale e la discrezionalità con cui essa viene esercitata rappresentano il fulcro del potere e dei conseguenti privilegi dei magistrati. La levata di scudi, e non solo, allorquando ci si avvicina pure timidamente all'argomento, dimostra come la magistratura non abbia nessuna intenzione di cedere un solo centimetro di sovranità acquisita approfittando dell'empietà della politica....




















L' OSPEDALE DI LUNGRO NON ESISTE PIU' ,PECCATO !



 Ora è una cosa che chiamano " RSA Medicalizzata " .Istintivamente ci viene l'idea di un Ridimensionamento Super Accelerato...

 Ci restano ,rabbia,rimpianto ,rassegnazione ma una forte certezza : Basta con tutte le tipologie di " folklore " di ogni fonte e natura, surrettizie o palesi, dall'esibizionismo propagandistico alla strumentalizzazione finalizzata a interessi particolari .
 I sindaci di tutto il territorio interessato più direttamente ,dovrebbero quantomeno dimettersi irrevocabilmente .




















FRASCINETO BATTE LUNGRO DUE A ZERO !




 Praticamente non c'è stata e non ci sarà più partita .Dopo il clamoroso goal della Direzione Scolastica della serie : la cultura in pattumiera ,
 Frascineto si aggiudica anche un grande Sacerdote ...Lungro  rischia la retrocessione in serie B ,se ancora non c'è già ovviamente ....
 Ma nella vita tutto è relativo ,infatti nell'ex paese dei salinari moltissimi inseguono ancora romantici aquiloni belli e colorati fuori ma dentro pieni di spocchiosa supponenza e sistematico protagonismo ,termine rivoltante che addirittura venne utilizzato da qualcuno come etichetta per un ambizioso traguardo ...I suonatori più bravi ,i cantori più bravi ,gli uomini più virili, il vino più buono, il sale più buono,l'olio più buono ,perfino i funghi diversi e più buoni ,al limite del ridicolo ..Una fiera , sagace e prosperosa comunità ridotta dalla storia a una legione di peones ,paladini del nulla .Peccato !


















I " BOIA " D' ITALIA



 Oltre alla pressione fiscale super elevata che consente allo Stato di continuare con gli sprechi nella spesa pubblica e bloccare l'economia in tutti i settori,un altro pericoloso "cappio" è rappresentato dal partito degli astenuti ormai il primo in graduatoria .Non andando a votare non si risolve nulla ,anzi peggio , si consente agli altri di decidere per noi e si fa in modo che una minoranza governi la cosa pubblica .Il caso più recente in Sardegna dove si è astenuto quasi il 50 per cento degli elettori ,di conseguenza il "vincitore " avendo preso il 42 per cento dei voti di chi si è recato alle urne ,governa la regione con il consenso di soli 20 cittadini su 100.


















PAROLE COME PIETRE ...






Disse il Signore : " Chi è senza peccato scagli la prima pietra ! " All'epoca nessuno si mosse ...Oggi invece qualcuno si riempie quotidianamente la bocca di insulti ,calunnie, frasi strumentali e artificiose sui c...osiddetti evasori fiscali debitamente costruiti ,individuati e perseguiti in "casa" d'altri , tollerando e ignorando quelli ben più grandi in "casa " propria ,ovviamente .Spesso le parole sono come pietre ,fanno male e necessitano per questo anche di una forte risposta .Si è pienamente sicuri che nessuno di coloro i quali vedono il male in casa altrui siano perfetti e illibati in fatto di evasione fiscale ? Ci vuole poco a verificare, non sempre si è disposti a sentire ipocrisie e falsi moralismi .




















“MISTERI” DEL SISTEMA ITALIA





  Il dubbio che la gravità di un reato si valuti in base alla “tessera di partito” sorge spontaneo quando una evasione fiscale di 25 milioni di euro viene “riscadenziata”…
Il gruppo di banche che si ripartisce il debito Sorgenia sono Intesa, Unicredit, Mediobanca, alcuni grandi istituti esteri e almeno tre banche popolari Banco popolare, Ubi e Popolare dell'Etruria. Ora quel “riscadenziamento" oltre a chiedere mesi di negoziati prevede anche nuove perdite e nuove sofferenze per le banche. Colpisce in questo contesto che due banche popolari come Ubi Banca e Banco Popolare (che ingloberà il Credito Bergamasco) che si definiscono banche del territorio, vicine alle piccole e medie imprese ed alle famiglie elargiscano crediti a questo tipo di società così altamente indebitata.
 























E' LECITO PAGARE I TRIBUTI A " CESARE "...?





Certo che lo è ,anzi è la base su cui poggia il sistema Stato. Detto e affermato questo però occorre anche ribadire con forza che le ingenti risorse che lo Stato incamera dai cittadini devono po...i essere gestite con oculatezza e corrette finalità,senza sprechi,abolendo privilegi e una volta per tutte il sistema dei finanziamenti a pioggia e senza controlli ,perseguendo ovviamente i "controllori distratti" che fra l'altro vengono pagati per fare il loro dovere .Non bisogna poi trascurare l'esigenza che lo Stato la finisca con usare il sistema della tasse come unica risorsa di entrate senza tener conto della esigenza di una drastica riduzione della spesa pubblica .Se si continua con questo passo il sistema imploderà in quanto l'elevata tassazione, che in Itala sfiora ormai il 49 per cento,oltre ad aver già distrutto il sistema casa e l'intera industria edilizia ,distruggerà l'intera economia ,sono queste "regole " elementari dalle quali non si può prescindere .Anche per il 2014 sono previsti aumenti in tutti i settori della economia e vita sociale ma non uno, dico uno provvedimento di taglio agli sprechi ,addirittura ipotesi di ulteriori ed esagerati interventi di risorse pubbliche in favore del nulla .

















" ..NON POTEVA NON SAPERE.. "













  Questa ,singolare ,illegittima ,diabolica ,allucinante motivazione che viene applicata dal sistema giudiziario italiano con colpevole , strumentale e parziale orologeria , torna alla mente ora più che mai dopo che a un detenuto pluriomicida viene concesso l'ennesimo permesso ,puntualmente usato per sparire , i precedenti permessi li aveva utilizzati per uccidere . Ma cosa devono fare di più grave un Ministro della Giustizia , un Giudice di Sorveglianza e un Direttore di un carcere non dico per essere fucilati ma quantomeno dimettersi ed essere perseguiti per le loro responsabilità personali ,morali ,oggettive .In Italia i magistrati si occupano di tutto: sono storici, sociologi, politologi, psicologi, alcuni si occupano di antropologia culturale, fanno così tante cose che si dimenticano di fare bene semplicemente il loro lavoro. Quando sbagliano non pagano, unica categoria al mondo. Irresponsabilità piena e assoluta per gli errori commessi. Roba da Medioevo. Roba da vergognarsi.


























I CITTADINI DI LUNGRO SONO STANCHI DELLA SITUAZIONE SANITARIA E NON SOLO ...






  Salvatore Vicchio ,portavoce del Comitato Fratelli d’Italia di Lungro ,e già componente della lista "Uniti per Lungro " ha dichiarato in una nota :
“Nei giorni s...corsi a Lungro, si è svolto un consiglio comunale aperto per discutere della situazione sanitaria nella zona Esaro-Pollino - All’insegna del motto “facciamo vedere che ci muoviamo così la gente un domani non ci accuserà di non aver fatto niente”, la riunione ha visto la presenza del consigliere regionale del PD Carlo Guccione apparso in preda ad una preoccupante crisi di amnesia. Guccione, infatti, non ricorda il tempo in cui al governo della regione Calabria vi era il centrosinistra. All’epoca fu proprio l’assessore regionale alla sanità, la diessina Doris Lo Moro, a proporre il piano sanitario che suscitò vibranti reazioni da parte dei calabresi. Un piano, è bene ricordarlo, ricalcato su regioni d’Italia con una storia di assistenza completamente diversa dalla nostra, tipo Toscana. La Lo Moro e Loiero, che pensavano di abitare nel Nord, accorparono le Asl in maniera del tutto scriteriata. In quel periodo l’aspirante futuro assessore alla sanità, al secolo Carletto Guccione, era segretario regionale dei DS, ma non ci sembra che abbia fatto sentire la sua coraggiosa voce a favore dei territori e dei diritti costituzionalmente garantiti dell’assistenza.
Di fronte all’irrilevanza politica dell’attuale amministrazione comunale, il governatore Scopelliti ha opposto il suo naturale menefreghismo nei confronti dei problemi delle popolazioni della Calabria settentrionale. L’ospedale di Lungro non è più un ospedale, non offre i servizi che dovrebbe avere come CAPT, gli ambulatori sono altrove e la risposta di una classe politica locale vecchia e incapace è un’oretta di chiacchiere sul fatto di elemosinare il Punto di Primo intervento h24. Perché non si è arrivati alle dimissioni degli amministratori come protesta eclatante di fronte alla fine prestabilita di un nosocomio che fino a qualche anno fa ha rappresentato un punto di riferimento per tanti malati? – conclude la nota - Chi fa solo chiacchiere e pochissimi fatti si lamenta della scarsa partecipazione delle popolazioni interessate, senza rendersi conto che i cittadini sono ormai stanchi di passerelle e iniziative inconcludenti.”



















NON PIU' UN SOLO EURO A QUESTI AMMINISTRATORI LOCALI ,ORA BASTA !







 Questa immagine simbolo del disastro alluvionale in Sardegna sta facendo il giro del mondo .E' in effetti una frustata in faccia a tutti coloro i quali hanno ancora una co...scienza morale e civica e dispongono di un minimo senso della cosa pubblica .Oggi il riferimento immediato è la Sardegna ma il problema riguarda tutto il territorio nazionale .A parte gli eventi alluvionali di madre natura ,parimenti e forse maggiore responsabilità hanno tutte le amministrazioni locali che hanno e continuano a gestire il territorio con inettitudine e colpevole superficialità. Hanno e continuano a gestire il territorio incuranti delle più elementari e basilari norme di tutela ambientali e rispetto delle normative specifiche e generali .Hanno e continuano a gestire milioni di euro ,finanziamenti pubblici che puntualmente sprecano in inutili e non adeguati interventi spesso finalizzati solo a soddisfare le esigenze dei loro clientes con i quali sono collusi .Ora basta ! Mai più un solo euro a questi amministratori che hanno e continuano a perpetrare un "dissesto morale" rivoltante .
Gli enti locali hanno dimostrato e dimostrano di essere la causa principale del disavanzo pubblico ,autentiche sanguisughe che non hanno mai dato conto dei loro sciagurati bilanci , spese inutili e dissennate, senza mai aver pensato di tutelare il territorio con serietà competenza e impegno. Un Stato che non esiste ,non cè,perchè se veramente ci fosse non continuerebbe ad inviare risorse a comuni che hanno dilapidato le risorse pubbliche e continuano a farlo impunemente.Ora basta ! Non più un solo euro ! Il governo dimostri di avere realmente le" palle d'acciaio "e diventi una volta per tutte finalmente Stato!

                         
IL PAESE DEI PRIVILEGI …





E’ormai evidente che nel corso degli anni in Italia il potere statale si è diluito e frantumato in innumerevoli potentati quasi autonomi che spesso mirano solo ad accrescere il proprio potere e a fare i propri int...eressi .Danno questa impressione il Senato ,la Camera ,i partiti che li costituiscono ,il governo nazionale,le amministrazioni delle regioni speciali e non speciali ,le province ,i comuni,poi la magistratura nelle sue diverse forme, la banca d’Italia ,le Autorità, i sindacati ,i gruppi di pressione gli enti inutili .Tutti hanno privilegi da conservare ,interessi da difendere,denaro da chiedere,e sebbene tutti invochino drastiche riforme nessuno accetta di rinunciare a qualcosa di ciò che ha. Il processo di indebolimento e frantumazione dello Stato è avvenuto soprattutto negli ultimi decenni a partire dal 1969 quando è aumentato enormemente il potere sindacale .Poi è cresciuto il potere della magistratura all’epoca di Mani Pulite quando ha processato una intera classe politica .Nel periodo successivo sotto la pressione della Lega alleata di Forza Italia ma anche con l’apporto della sinistra ,sono aumentati i poteri degli enti locali in particolare con la modifica dell’articolo Quinto della Costituzione .Infine con il venir meno della solidità e della compattezza dei partiti maggiori ,si è indebolito anche il governo affidato a fragili coalizioni.E’ successo con il gabinetto Monti e dei tecnici ,sciagurato per l’Italia ,con il risultato dell’aggravarsi della situazione reale del Paese e il deteriorarsi del quadro politico .E ora con quello Letta ,un governo fondato sul rinvio delle grandi decisioni (giustizia, riforma elettorale,riforme strutturali) e sulla produzione incessante di ipotesi fiscali neutralizzate da spinte opposte ma che hanno comunque il comune denominatore di bloccare e distruggere l’economia generale .I tremila emendamenti fatti sulla legge di Stabilità sono il simbolo di un Paese anarchico , pensate che in realtà da tremila aumenteranno ancora di più con gli emendamenti fatti negli uffici dei ministeri poi a livello di amministrazioni locali ,i ricorsi, i processi,le eccezioni, perchè ciascuno affermerà il suo piccolo potere di blocco ,di prelievo e di ricatto.La realtà del nostro Paese è un potere melmoso che è cresciuto con cedimenti concessioni e una concezione sbagliata della democrazia. Un potere melmoso da cui non usciremo senza una riforma costituzionale che lo spazzi via , facendo votare direttamente dai cittadini un Presidente della Repubblica ,un Presidente del Consiglio e un governo capace di dare ordini a cui nessuno si può sottrarre .




































































METTIAMOCI IL "COPERCHIO"..... ...prima che il tempo ,l'incuria, le piogge ci facciano perdere anche un altro bene di notevole valore materiale ma soprattutto storico e morale ..L'immagine si riferisce e mostra la condizione dell'immobile ,in Piazza Cavallotti a Lungro,storica sede del Municipio i cui lavori di ristrutturazione sono ormai fermi da anni...





ABSIT  INIURIA VERBIS !







Roma ,piazza Colonna ,28 aprile 2013.Questa drammatica immagine del carabiniere Giuseppe Giangrande di 50 anni, ferito gravemente da uno sparatore isolato ,richiama alla mente la tragedia di Via Fani del 16 marzo 1978 ,anche allora come oggi si varava il governo di solidarietà nazionale .Anche questa foto passerà alla storia del nostro Paese. Prima c'erano oscuri quanto autorevoli cattivi maestri ,ora a seminare odio senza sporcarsi le mani ,in una strada di solitudine e disperazione ,ci sono cinici maitre e personaggi televisivi coi loro editorialisti che predicano virtù senza contradditorio....









































VENEZUELA E LA ..REVOLUCION..






Mai commento è più efficace delle cifre .Il Venezuela a nord dell'America Latina ha 28 milioni di abitanti e una superficie tre volte quella italiana ,916.445 chilometri quadrati. Agricoltura quasi zero,industria e artigianato quasi zero .L'economia si basa sui giacimenti di petrolio e la sua esportazione .Ha una riserva naturale di 80 miiardi di barili di petrolio la maggiore dell'emisfero occidentale .Produce 4 milioni di barili al giorno ,600.000 metri cubi .Il Venezuela è in sostanza il 5° paese maggior produzione di petrolio al mondo .Il  petrolio è gestito dalla PDVSA la Compagnia Petrolifera Statale  Venezuelana.Il ricavato stimato in milardi di dollari .Le risorse economiche conseguenti sono nelle mani del 4 per cento della popolazione ,il resto 96 per cento vive nella povertà.La contraddizione più lampante si evidenzia nel paesaggio di Caracas con pochi grattacieli e molte squallide bidonville .
Il tasso dei crimini, commessi in Venezuela, e quello degli omicidi sono tra i più alti al mondo, in crescita del 23% dal 2010 al 2012, stimolati dalla politicizzazione della sicurezza e della giustizia, impunità imperante per i crimini legati al traffico di droga, livello di inflazione altissimo, tanto che la Heritage Foundation ha recentemente classificato il Venezuela come il peggior paese in cui fare investimenti.
L’80% dei beni di consumo è d’importazione e la produttività dell’industria petrolifera di Stato – la PDVSA – sta collassando a causa della pessima gestione,fra l’altro fornisce petrolio gratis a Cuba…..
A Miami una Ong ed esuli venezuelani hanno intentato una causa in cui si chiede il rimborso per le vittime delle organizzazioni estremiste e si accusa Caracas di finanziare Farc, Hamas, Hezbollah e anche Al Qaeda con i soldi del petrolio del popolo venezuelano ….

























IL NUOVO " MESSIA " , GIUSEPPE GRILLO, E IL VOTO DEI CATTOLICI …..







Aereo militare americano: un gruppo di soldati mandati a combattere in un paese non identificato dell’America Latina, sono pronti a lanciarsi con il paracadute. A un certo ...punto uno di loro chiede al comandante: «Ma questa volta con chi combattiamo, con il governo o con i ribelli?». Decisa la risposta del comandante: «Metà da una parte e metà dall’altra. Stavolta la Cia non vuole correre rischi». E’ una scena esilarante di un vecchio film di Woody Allen, Il dittatore dello Stato libero di Bananas. Torna alla mente riguardando quella che è stata la strategia della Chiesa italiana per le ultime elezioni: cattolici piazzati un po’ in tutti i partiti, per poter contare su un voto trasversale in Parlamento nel momento in cui si presenterà la discussione sui temi eticamente sensibili.
L’idea in realtà non era nuova, l’aveva già sperimentata il cardinale Camillo Ruini nelle elezioni del 2008 e si era già allora rivelata impraticabile, al punto che l’on. Paola Binetti, eletta nelle liste del Pd, fu costretta a migrare nell’Udc. Ma allora le candidature “riconosciute” nella sinistra furono molto limitate, il quadro politico era molto più semplice e comunque era evidente che la maggior parte dei cattolici si trovavano nel Pdl e nell’Udc. Non solo la lezione Binetti non è servita, ma in questa tornata si è voluto fare le cose in grande, incentivando e valorizzando al massimo la presenza dei cattolici in tutte le liste, inclusa Rivoluzione civile. Per averne una prova basta riprendere lo speciale che il quotidiano della Cei, Avvenire, ha dedicato alle elezioni: si è arrivati addirittura a teorizzare l’assoluta compatibilità della presenza dei cattolici nelle liste dei grillini.
Inoltre, si è buttata a mare la presenza dei cattolici nel Pdl – basti solo citare la dura risposta del direttore di Avvenire Marco Tarquinio all’onorevole Antonio Palmieri che ricordava quanto aveva fatto il Pdl per la difesa dei princìpi non negoziabili – individuando in un primo momento in Mario Monti il nuovo punto di riferimento dei cattolici. In realtà il presidente della Cei, il cardinale Angelo Bagnasco, si è reso conto abbastanza in fretta dell’errore (non così Avvenire) ma ormai il messaggio era passato.
I risultati elettorali dicono chiaramente il fallimento di questa strategia, sia dal punto di vista dei numeri sia dal punto di vista dei contenuti.
I numeri anzitutto: l’esiguità del vantaggio del Pd dice chiaramente quanto possa aver contribuito il voto dei cattolici, considerato che i candidati nel Pd sono anche esponenti di rilievo di associazioni e gruppi ecclesiali. Per capirne le conseguenze basta andarsi a riascoltare l’intervento di Stefano Rodotà – non a caso ora il suo nome corre fra i candidati al Quirinale – qualche sera fa a Otto e Mezzo: si fa il tifo per un governo Pd-grillini così che anche sui temi “sensibili” (matrimonio gay, aborto, fecondazione assistita) si possa procedere senza più i freni imposti dai cattolici.
Allo stesso tempo l’abbandono di un Pdl troppo frettolosamente giudicato morto, ha fatto sì che guadagnasse forza la componente laicista di questo partito: l’esito lo si è visto al momento della formazione delle liste, e malgrado il risultato elettorale sia stato migliore del previsto nomi eccellenti dell’ala “cattolica” (Toccafondi, Roccella, Farina), che avevano svolto un importante lavoro nella passata legislatura, sono rimasti esclusi in prima battuta.
Nel complesso, la presenza di coloro disposti a battersi per vita, famiglia, libertà di educazione, si è chiaramente indebolita.
Ma le conseguenze peggiori sono per il contenuto della presenza dei cattolici in politica. Educare sui criteri cui impegnarsi in politica e giudicare partiti e uomini politici, perché è su questi che si fa l’unità dei cattolici e non sulle analisi dei singoli problemi.
Allora è chiaro che per un serio e coerente impegno dei cattolici in politica ci si deve orientare verso chi tutela valori non negoziabili che si identificano con i principi etici e sociali della Chiesa .
C’è una bella differenza tra chi permette che quei princìpi vengano difesi e chi li nega nel suo programma. Come è possibile, tanto per fare un esempio, conciliare quei criteri con un partito (Pd) che conta entro un anno di approvare una legge che equipari le unioni di fatto ai matrimoni? O con un movimento (5 stelle) che tra le prime cose da fare vorrebbe statalizzare tutte le scuole?
Dire o lasciar pensare che tutto sia possibile, che un valore valga un altro e ognuno sceglie quello che gli piace di più, significa promuovere nei fatti un relativismo etico e confondere il popolo cristiano anziché educarlo a far diventare cultura la fede. Nessuna sorpresa dunque se anche il 20% dei cattolici praticanti ha votato Grillo, per protestare e non per costruire.
E’ ora auspicabile che almeno questo voto serva da lezione, e che da questo momento si riparta concentrandosi su ciò che ci sta veramente a cuore, perché quello che c’è oggi in ballo in Italia come in tutto l’Occidente è l’uomo: o fatto a immagine e somiglianza di Dio e quindi irriducibile a ogni tentativo di manipolazione, o l’uomo che si fa egli stesso Dio, con tutte le aberrazioni e violenze che già stiamo sperimentando.




















ILVA DI TARANTO ,MORIRE DI LAVORO O MORIRE SENZA LAVORO...














L'Ilva è una società per azioni del gruppo Riva e si occupa  prevalentemente della produzione e trasformazione dell'acciaio. Con il nome della originaria azienda fondata nel 1905, è nata sulle ceneri della dismessa Italsider. Prende il nome dal nome latino dell'isola d'Elba, dalla quale era estratto il minerale di ferro che alimentava i primi altiforni costruiti in Italia a fine Ottocento.
Il più importante stabilimento italiano è situato a Taranto, e costituisce uno dei maggiori complessi industriali per la lavorazione dell'acciaio in Europa. Altri stabilimenti sono a Genova, Novi Ligure (AL), Racconigi (CN), Marghera (VE), Patrica (FR).
Il ricatto tra morire di lavoro o morire senza lavoro è infame, indegno di un paese civile e moderno. Non possono esserci alternative tra stipendio e salute. Sono due diritti che la Costituzione Italiana riconosce e tutela.
Non la tiriamo in ballo solo per fare demagogia politica .
Sarebbe molto utile che, in queste ore drammatiche, tutti i responsabili recuperassero l’uso della ragione praticassero il diritto. Perché i dirigenti dell’Ilva hanno permesso che per anni le lavorazioni avvenissero con modalità tanto pericolose? Perché gli organi di controllo hanno fatto finta di non vedere per decenni? Perché i politici hanno continuato a far assumere lavoratori in cambio di voti? Perché il sindacato ha tollerato la morte di tanti operai?E’ la stessa storia del Petrolchimico di Marghera o della Tyssen e di tanti mostri industriali che hanno distrutto l’ambiente e la dignità. Non ci sono scorciatoie praticabili. Gli impianti debbono funzionare, ma in modo sicuro e salubre. Senza ricatti, senza subdoli tentativi di scaricare sui poveri dannati dell’altoforno le conseguenze drammatiche di inadempienze che sono ben più altolocate.Ognuno faccia fino in fondo il suo dovere, nel rispetto della legge e dei diritti umani. Nessuno si tiri indietro elaborando una strategia precisa che consente la definitiva bonifica e messa in sicurezza dell’impianto nel quale – giova ricordarlo – sono stati riversati fiumi di denaro pubblico.




















































LUNGRO "CITTA' APERTA " ANZI NO .. " SVENTRATA "..












  Gas addio ! L'illusione ,solo per alcuni in verità ,del gas di città a Lungro si va affievolendo giorno dopo giorno anzi sembra che la cosa sia ormai dimenticata .Resta invece la strada "sventrata " e al limite della agibilità,con ovvie conseguenze sia per la sicurezza che per le auto in costante transito .Si possono notare, dalla immagine illustrata, la singolare "originalità " dello scavo e del tracciato della tubazione interrata ,la mancanza d pozzetti di derivazione, la posizione a centro strada tipo "spartitraffico ", la superficialità aprofessionale della copertura del manto stradale ridotto a un canale .Quindi ,amici,senza gas e con la strada in queste condizioni ,più di qualcuno ha addirittura già pagato una tassa di allacciamento ma questo forse è il male minore .Come mai non si è disposto un controllo preventivo sulla tipologia di tracciato e come mai non si è imposto da parte di chi ha il dovere di farlo, il ripristino dello stato dei luoghi .Questa è la realtà dei fatti altro che "Lungro citta' aperta" al turismo e alla cultura ,supportata surrettiziamente dai "cavallari " di turno dei quali francamente la nostra comunità non ne ha proprio bisogno ,anzi le esigenze sono ben altre ...







































IL TEMPO DEGLI  SCIACALLI

 L'ennesima scossa sismica nell'area del massiccio del Pollino ,invece di far riflettere le persone sulla vacuità delle terrene cose e sulla nostra estrema nullità e debolezza rispetto a Madre Natura ,è servita ai soliti "sciacalli" per strumentalizzare la cosa a fini politici,utilitaristici,campanilistici .Parlano di disoccupazione di emigrazione ,di necessità di risorse per la messa in sicurezza ,parlano di territori in contrapposizione ..Parlano insomma di cose sulle quali si discute da sempre ,di cose per le quali sono state spese ingenti risorse pubbliche ,parlano di cose rispetto alla cui condizioni i richiedenti stessi sono i responsabili.Si avvicinano le elezioni e tutto fa brodo ,un brodo saporito solo per gli sciacalli, ovviamente, che si nutrono di indifese prede e ataviche vittime ,per soddisfare la loro immonda ingordigia .




















LE VOLONTA’ DEL “MILIONARIO” .


Dopo il nostro intervento nel Consiglio Comunale del 27 settembre 2011 dove abbiamo sollecitato con forza la verifica Istituzionale locale della annosa, intricata e per certi versi “misteriosa e strana “ vicenda del fantomatico Pio Ospizio De Bendictis in Lungro ,paese di ex minatori salinari in Calabria dove si parla ancora il dialetto arbereshe ,ci chiediamo se  si riuscirà mai come comunità a realizzare la volontà testamentaria.. di questo distinto signore rappresentato nella foto. Egli era chiamato simpaticamente dai lungresi ,”miliunari” il milionario ,per via delle fortune e ricchezze accumulate nel corso della sua vita fuori Lungro . Al secolo Domenico De Benedictis la cui casa era ed è ubicata in Piazza Cavallotti a Lungro.Per introdurre il personaggio ci piace citare un famoso aneddoto secondo il quale egli ,primo cittadino di Lungro ad avere e introdurre una automobile in paese ,quando portò la macchina a Lungro non passò di certo inosservato ,fine anni quaranta all’epoca le strade erano tutte sterrate, polverose ,piene di buche  ,con la sua balilla peraltro esistente ancora nell’atrio della sua casa, attraversò tutto il corso Skanderbeg  fino a giungere , dopo aver attraversato la piazza Garibaldi , la sua abitazione di piazza Cavallotti antistante il Municipio,tra un rombo di motore per l’epoca assordante e uno stridente suono  di clacson naturalmente con un interminabile codazzo  di persone grandi e soprattutto ragazzi e bambini di corsa al seguito secondo un copione di tanti film sul neorealismo ambientati al sud .Egli non avendo figli ,lasciò un testamento, redatto nell’ ormai lontano 1952 ,dove  in pratica esprimeva la forte e lucida volontà che dopo la sua morte si istituisse nel suo palazzo di Lungro ,un ospizio per il ricovero  gratuito di anziani poveri  .L’esistenza di questa istituzione  doveva essere assicurata oltre che dalle risorse in liquido che egli lasciava anche dalla rendita effettiva di un palazzo del centro storico di Napoli ,composto da più appartamenti. Gli esecutori testamentari alla morte  del De Benedictis ,stilarono su precise precedenti indicazioni verbali e scritte del defunto ,lo Statuto che avrebbe dovuto regolamentare la vita della struttura .Una serie di articoli ne regolamentano il percorso di vita della istituzione ,ad esempio l’articolo 20 dello statuto prevede che l’istituzione stessa deve essere retta da un Consiglio di Amministrazione costituito da cinque consiglieri ,compreso il Presidente . Il parroco pro tempore della Cattedrale ,un cittadino di Lungro nominato dal Consiglio Comunale di Lungro, un membro nominato dal Consiglio Provinciale Cosenza, un altro membro nominato dal Prefetto di Cosenza, un membro nominato dal Presidente della Cassa di Risparmio di Calabria e di Lucania .Nel 1956 il Presidente della Repubblica Italiana Giovanni Gronchi e il Ministro degli Interni Fernando Tambroni firmano il decreto di riconoscimento del Pio Ospizio De Benetictis quale Ente morale .Negli anni che seguirono si è assistito alla rappresentazione del nulla .Per motivazioni articolate e strumentali la volontà del De Benedictis non si è realizzata .Pensate che il Consiglio di Amministrazione  non si è mai realmente composto per la semplice ragione che vi è stato un irresponsabile disinteresse da parte della Provincia,del Prefetto e della Cassa di Risparmio nel rendere note le nomine dei rispettivi rappresentanti .In tutti questi anni l’ordinaria amministrazione dell’Istituzione è stata seguita dal Parroco della Cattedrale .Dal 1997 acrobazie ,fantasie ,stratagemmi vari ,della politica locale rendono tutta la vicenda addirittura grottesca quando nel maggio di quell’anno ,il consiglio comunale dell’epoca delibera l’acquisizione dei beni del Pio Ospizio De Benedictis e da mandato al Sindaco di “ giungere ad una migliore soluzione” .Nel 2001 il consiglio comunale dell’epoca chiede alla Regione Calabria l’estinzione della Fondazione e l’acquisizione di tutti i beni appartenenti alla stessa. Non avendo ,ovviamente, ricevuto riscontro alcuno nel 2002 il consiglio comunale nomina un suo nuovo rappresentante in seno al consiglio di amministrazione del Pio Ospizio ,il sindaco Iannuzzi ,il quale si fa poi nominare Presidente del Consiglio di Amministrazione che in quegli anni si era composto. Il 24 luglio 2006 dopo la scadenza del mandato di Iannuzzi ,il consiglio comunale di Lungro con voto trasversale maggioranza –minoranza elegge un nuovo rappresentante in seno al Pio Ospizio nella persona del cittadino Laurito Giovanni Battista,la Provincia aveva a sua volta nominato il suo nella persona di Gennaro Domestico . Il 19 giugno 2010 il consiglio comunale di Lungro nomina ancora un suo rappresentante in seno al Pio Ospizio De Benedictis nella persona di Ferdinando Martino  e la Provincia esprime come suo rappresentante Domenico De Marco.A distanza di 59 anni dalla creazione della  fondazione, il Pio Ospizio De Benedictis di fatto non esiste ancora .Don Domenico De  Benedictis si starà rivoltando nella tomba . E’ giunta l’ora di dire basta a questa interminabile ballata del nulla .Mai nei vari consigli comunali che si sono succeduti nel corso di questi 59 anni si era posta la questione Pio Ospizio .L’abbiamo posta noi nel consiglio del 27 settembre 2011 .In seno alla massima istituzione  locale la vicenda Pio Ospizio De Benedictis dovrà essere posta in setaccio ,analizzata ,verificata ,la pubblica opinione deve essere costantemente informata sul bilancio entrate uscite,situazione degli immobili e soprattutto cause che ne impediscono la realizzazione concreta .I beni secondo la volontà del De Benedictis sono pubblici e a finalità sociale non appartengono né agli amministratori comunali né a singoli privati cittadini.Ci chiediamo il perché la vicenda Pio Ospizio non sia mai stata dibattuta e messa sul tavolo del dibattito nei consigli comunali da parte dei vari Presidenti che si sono avvicendati ,né i vari membri nominati volta per volta dal comune  lo hanno mai fatto .Ora li abbiamo invitati noi a farlo ed esamineremo con attenzione e costruttiva partecipazione tutte le varie articolazioni della intera vicenda.Forse mai ,in amara coincidenza con  questo periodo  di profonda crisi finanziaria mondiale ,il problema sociale degli indigenti gravi di Lungro soprattutto, pensate, relativamente giovani ,si pone all’attenzione delle coscienze di tutta la comunità.










L’ASINO DI BURIDANO E LA “REVISIONE “ DEL FINANZIAMENTO AI PARTITI.


Premesso che Monti e i suoi  brutos  non sono certo lì né per grazia ricevuta né perché eletti dal popolo con regolari libere elezioni ,ma semplicemente  perchè  la maggioranza dei partiti politici italiani da sinistra  a destra  passando per il centro li sostiene in parlamento supportati addirittura da qualcuno che fa finta di non sostenerli pensate un po’…Se così non fosse non ci sarebbe stato questo governo ,né avrebbe continuato ad esistere. La situazione economico finanziaria del nostro Paese connotata da un debito pubblico altissimo accumulatosi per l’arcinoto costume italiano da metà anni cinquanta ad oggi ,ha portato inevitabilmente a dover tentare un risanamento ma  usando il metodo di sempre : tasse ,tasse e ancora tasse per i soliti noti ,colpendo particolarmente il sistema casa ,quello pensionistico e dei consumi primari.Quello che sconcerta in modo particolare è il fatto che nelle casse dei partiti politici italiani sono depositati milioni di euro di denaro pubblico non speso per attività legate ai partiti stessi ,denaro pubblico in notevole eccedenza perché il legislatore non ha tenuto conto delle spese realmente fatte ma ha utilizzato un metodo forfettario che tiene conto del suffragio elettorale a prescindere ..Con tutto questo fiume di denaro si potrebbe tranquillamente colmare  più di una lacuna nel bilancio dello Stato per ridurre i debito .Siamo nettamente contrari al finanziamento pubblico dei partiti ora furbescamente  definito “rimborso elettorale”, riteniamo che questa operazione camuffi in realtà clientelismo ,rafforzamento del potere,spreco di risorse pubbliche per faccendieri, portaborse,funzionari di partito e apparati per non parlare poi della degenerazione che avviene a livello di uso improprio  personale per dirigenti di alcuni di essi come si evince da quello sinora emerso e sul quale si è sin qui  indagato .  Singolare   il fatto che denaro pubblico a fiumi viene ancora dirottato verso partiti addirittura non più esistenti secondo un paradosso tutto italiano. Dopo tutto questo “trambusto” la classe politica italiana si è vista “costretta “ a tentare di dimostrare di voler intervenire quantomeno con  una “revisione” del sistema di finanziamento ai partiti.Di tagli non se ne parla nemmeno, figuriamoci, ma anche l’annunciata revisione rischia di fare la stessa fine dell’asino di Buridano ,che ,affamato  e assetato,indeciso se bere o mangiare,morì di fame  e di sete.
Questo accade per la ventilata riforma :avviarla con un disegno di legge o attuarla  con un decreto? I partiti sono “incerti”..ora più che mai sono nei casini ..Così nelle more , e passate le inchieste “desiderate”,rischia di finire sepolta sotto il tappeto….











































IL PAESE DEI PRIVILEGI ….






E’ormai evidente che nel corso degli anni in Italia il potere statale si è diluito e frantumato in innumerevoli potentati quasi autonomi che spesso mirano solo ad accrescere il proprio potere e a fare i propri int...eressi .Danno questa impressione il Senato ,la Camera ,i partiti che li costituiscono ,il governo nazionale,le amministrazioni delle regioni speciali e non speciali ,le province ,i comuni,poi la magistratura nelle sue diverse forme, la banca d’Italia ,le Autorità, i sindacati ,i gruppi di pressione gli enti inutili .Tutti hanno privilegi da conservare ,interessi da difendere,denaro da chiedere,e sebbene tutti invochino drastiche riforme nessuno accetta di rinunciare a qualcosa di ciò che ha. Il processo di indebolimento e frantumazione dello Stato è avvenuto soprattutto negli ultimi decenni a partire dal 1969 quando è aumentato enormemente il potere sindacale .Poi è cresciuto il potere della magistratura all’epoca di Mani Pulite quando ha processato una intera classe politica .Nel periodo successivo sotto la pressione della Lega alleata di Forza Italia ma anche con l’apporto della sinistra ,sono aumentati i poteri degli enti locali in particolare con la modifica dell’articolo Quinto della Costituzione .Infine con il venir meno della solidità e della compattezza dei partiti maggiori ,si è indebolito anche il governo affidato a fragili coalizioni.E’ successo con il gabinetto Monti e dei tecnici ,sciagurato per l’Italia ,con il risultato dell’aggravarsi della situazione reale del Paese e il deteriorarsi del quadro politico .E ora con quello Letta ,un governo fondato sul rinvio delle grandi decisioni (giustizia, riforma elettorale,riforme strutturali) e sulla produzione incessante di ipotesi fiscali neutralizzate da spinte opposte ma che hanno comunque il comune denominatore di bloccare e distruggere l’economia generale .I tremila emendamenti fatti sulla legge di Stabilità sono il simbolo di un Paese anarchico , pensate che in realtà da tremila aumenteranno ancora di più con gli emendamenti fatti negli uffici dei ministeri poi a livello di amministrazioni locali ,i ricorsi, i processi,le eccezioni, perchè ciascuno affermerà il suo piccolo potere di blocco ,di prelievo e di ricatto.La realtà del nostro Paese è un potere melmoso che è cresciuto con cedimenti concessioni e una concezione sbagliata della democrazia. Un potere melmoso da cui non usciremo senza una riforma costituzionale che lo spazzi via , facendo votare direttamente dai cittadini un Presidente della Repubblica ,un Presidente del Consiglio e un governo capace di dare ordini a cui nessuno si può sottrarre .



















I CITTADINI DI LUNGRO SONO STANCHI DELLA SITUAZIONE SANITARIA E NON SOLO ...





  Salvatore Vicchio ,portavoce del Comitato Fratelli d’Italia di Lungro ,e già componente della lista "Uniti per Lungro " ha dichiarato in una nota :
“Nei giorni scorsi a Lungro, si è svolto un consiglio comunale aperto per discutere della situazione sanitaria nella zona Esaro-Pollino - All’insegna del motto “facciamo vedere che ci muoviamo così la gente un domani non ci accuserà di non aver fatto niente”, la riunione ha visto la presenza del consigliere regionale del PD Carlo Guccione apparso in preda ad una preoccupante crisi di amnesia. Guccione, infatti, non ricorda il tempo in cui al governo della regione Calabria vi era il centrosinistra. All’epoca fu proprio l’assessore regionale alla sanità, la diessina Doris Lo Moro, a proporre il piano sanitario che suscitò vibranti reazioni da parte dei calabresi. Un piano, è bene ricordarlo, ricalcato su regioni d’Italia con una storia di assistenza completamente diversa dalla nostra, tipo Toscana. La Lo Moro e Loiero, che pensavano di abitare nel Nord, accorparono le Asl in maniera del tutto scriteriata. In quel periodo l’aspirante futuro assessore alla sanità, al secolo Carletto Guccione, era segretario regionale dei DS, ma non ci sembra che abbia fatto sentire la sua coraggiosa voce a favore dei territori e dei diritti costituzionalmente garantiti dell’assistenza.
Di fronte all’irrilevanza politica dell’attuale amministrazione comunale, il governatore Scopelliti ha opposto il suo naturale menefreghismo nei confronti dei problemi delle popolazioni della Calabria settentrionale. L’ospedale di Lungro non è più un ospedale, non offre i servizi che dovrebbe avere come CAPT, gli ambulatori sono altrove e la risposta di una classe politica locale vecchia e incapace è un’oretta di chiacchiere sul fatto di elemosinare il Punto di Primo intervento h24. Perché non si è arrivati alle dimissioni degli amministratori come protesta eclatante di fronte alla fine prestabilita di un nosocomio che fino a qualche anno fa ha rappresentato un punto di riferimento per tanti malati? – conclude la nota - Chi fa solo chiacchiere e pochissimi fatti si lamenta della scarsa partecipazione delle popolazioni interessate, senza rendersi conto che i cittadini sono ormai stanchi di passerelle e iniziative inconcludenti.”