mercoledì 18 giugno 2014

DON'T CRY FOR YOU ARGENTINA ...




 I soliti Usa e la "storia " dei "tango bond "...
 Torna lo spettro del crack ,continua a crescere infatti lo spread dei titoli argentini sui corrispondenti titoli americani con rischio  di default dopo la sentenza della Corte Suprema Usa che ha rigettato il ricorso del Paese contro il pagamento agli hedge fund. I bondi di Baires salgono di 34 punti a quota 885. In calo i titoli emessi sotto giurisdizione Usa con scadenza 2017, scesi di 4 centesimi a 82,5. La presidente Cristina Kirchner,61 anni ,di La Plata ,presidente della nazione dal 2007, ha definito un'estorsione la richiesta di pagamento degli hedg fund e ha assicurato che non farà default.
 L'Argentina ha "vocazione a pagare" ed è escluso "un default del debito già ristrutturato" ha definito "un'estorsione" l'annuncio della Corte suprema Usa sul fatto che Buenos Aires deve pagare 1,3 miliardi di dollari ai fondi hedge per bond in default.
 In un messaggio registrato a reti unificate, la presidente ha confermato il rispetto della prossima scadenza dei rimborsi, il 30 giugno per 900 milioni di dollari, sottolineando che "la volontà di negoziare del paese è ampiamente dimostrata", riferendosi cosi' al 92% dei creditori che hanno accolto i concambi del 2005 e del 2010.La presidente ha ribadito che il governo porterà avanti "tutte le strategie necessarie affinchè chi ha avuto fiducia nel paese riceva i propri soldi". Dopo aver "confessato" di non essere stata sorpresa dalla decisione della Corte Usa, la presidente ha precisato che quello che l'Argentina affronta "non è un problema finanziario o giuridico, ma significa convalidare un modello di business a scala globale" che potrebbe portare a "tragedie inimmaginabili".
 "Vogliamo onorare i debiti, ma - ha concluso - non vogliamo essere complici di questo modo di fare affari".Tutto il mondo è paese ....