INCONTRO CON
L’ARTE ...
La
dottoressa Annamaria Restieri ,università di Siena , ci fa un bel
ragalo ,presentandoci e introducendoci nel mondo dell ‘Arte Contemporanea con
l’illustrazione della Rassegna Internazionale D’Arte Contemporanea di Lamezia
Terme, in Calabria, dal 25 maggio a 3 giugno 2013, Segno Divino .La terza
edizione di quest’anno ha come tema :” La bottiglia di vino”,nell’ambito
dell’incontro fra due mondi ,l’arte –ceramica e il vino,sottolineando il loro
profondo legame con fare manuale ,con quelle mani che plasmano e trasformano
importanti strumenti su cui l’uomo ha
costruito la sua storia e la sua umanità.
La
rassegna vede la partecipazione di 19 artisti ceramisti provenienti da tutte le
parti d’Italia che si avvalgono della vite come fonte inesauribile di
ispirazione e della materia ceramica come mezzo espressivo .Ognuno di essi
traduce, secondo il proprio linguaggio artistico personale, motivi plastici
desunti dalle fonti letterarie e figurative offrendo una variazione
straordinaria della bottiglia di vino
.E’ una proposta che si fa quindi momento di ricerca sui linguaggi
artistici attuali ,di riflessione e di partenza per nuovi progetti e
iniziative.
In
questo ricco e affascinante mondo di arte e di cultura ci porta per mano la
dottoressa Annamaria che nel suo articolato e approfondito scritto sulla
Rassegna
descrive
,con notevole lucidità e competenza
tutte le opere esposte dai relativi artisti in maniera esaustiva e sagace sottolinenandone
l’aspetto artistico e il significato metaforico .Raramente ,forse mai ,avevamo
letto una descrizione più competente , viva e concreta, sembra quasi che le
opere e soprattutto le loro componenti “avvitate” intorno alle bottiglie le tocchiamo con mano .
Riporto
alcuni passaggi della descrizione di Annamaria :
”Attingendo
da proprio bestiario fantastico ,Mirta
Morigi,contrappone alla eleganza
artistica delle anfore classiche esuberanti camaleonti che fungono da
manici ” .E ancora:” E’ attraverso un processo lungo e articolato che il vino
muta in ambrosia gradevole e raffinata ,mentre la ceramica da morbida
argilla pronta ad accogliere il gesto del’uomo ,sperimenta ora, attraverso
contaminazioni con materiali e linguaggi diversi ,altre modalità dell’essere.In
virtù delle trasformazioni alchemiche che accomunano il fluido “divino” alla
ceramica ,19 artisti influenzati
dall’intramontabile fascino del mito mescolano e trasformano la materia
ceramica in forme e colori che esulano la bottiglia di vino dalla originaria
funzione di contenitore per conferirle
una dimensione scultorea di forte valore smbolico.”