mercoledì 29 maggio 2013

INCONTRO  CON  L’ARTE  ...




La dottoressa  Annamaria  Restieri ,università di Siena , ci fa un bel ragalo ,presentandoci e introducendoci nel mondo dell ‘Arte Contemporanea con l’illustrazione della Rassegna Internazionale D’Arte Contemporanea di Lamezia Terme, in Calabria, dal 25 maggio a 3 giugno 2013, Segno Divino .La terza edizione di quest’anno ha come tema :” La bottiglia di vino”,nell’ambito dell’incontro fra due mondi ,l’arte –ceramica e il vino,sottolineando il loro profondo legame con fare manuale ,con quelle mani che plasmano e trasformano importanti strumenti su cui l’uomo  ha costruito la sua storia e la sua umanità.
La rassegna vede la partecipazione di 19 artisti ceramisti provenienti da tutte le parti d’Italia che si avvalgono della vite come fonte inesauribile di ispirazione e della materia ceramica come mezzo espressivo .Ognuno di essi traduce, secondo il proprio linguaggio artistico personale, motivi plastici desunti dalle fonti letterarie e figurative offrendo una variazione straordinaria della bottiglia di vino  .E’ una proposta che si fa quindi momento di ricerca sui linguaggi artistici attuali ,di riflessione e di partenza per nuovi progetti e iniziative.
In questo ricco e affascinante mondo di arte e di cultura ci porta per mano la dottoressa Annamaria che nel suo articolato e approfondito scritto sulla Rassegna
descrive ,con notevole lucidità e competenza  tutte le opere esposte dai relativi artisti  in maniera esaustiva e sagace sottolinenandone l’aspetto artistico e il significato metaforico .Raramente ,forse mai ,avevamo letto una descrizione più competente , viva e concreta, sembra quasi che le opere e soprattutto  le loro componenti “avvitate” intorno alle  bottiglie le tocchiamo con mano .
Riporto alcuni passaggi della descrizione di Annamaria :
”Attingendo da proprio bestiario fantastico  ,Mirta Morigi,contrappone alla eleganza  artistica delle anfore classiche esuberanti camaleonti che fungono da manici ” .E ancora:” E’ attraverso un processo lungo e articolato che il vino muta in ambrosia  gradevole  e raffinata ,mentre la ceramica da morbida argilla pronta ad accogliere il gesto del’uomo ,sperimenta ora, attraverso contaminazioni con materiali e linguaggi diversi ,altre modalità dell’essere.In virtù delle trasformazioni alchemiche che accomunano il fluido “divino” alla ceramica ,19 artisti  influenzati dall’intramontabile fascino del mito mescolano e trasformano la materia ceramica in forme e colori che esulano la bottiglia di vino dalla originaria funzione di contenitore per conferirle  una dimensione scultorea di forte valore smbolico.”