domenica 10 novembre 2013

CARA IRENE ...LO HAI DETTO A NOI ...
 
 




 Riflessioni di Irene Raimondo

Il Papa non lo sa cosa succede veramente agli invalidi e agli handicappati, costretti ogni giorno a battagliare per ottenere i loro diritti calpestati dalla burocrazia , dalla legge che si presta a mille interpretazioni, dalla mancanza di umanità e sensibilità di chi ha il coltello dalla parte del manico. Se il papa fosse veramente al corrente di tutto , non smetterebbe di parlarne. Sto leggendo per passatempo " L'inverno del mondo" di Ken Follet, in qualche pagina è spiegato come venivano sistemati per le feste i disabili...stiamo studiando i Greci...ricordate che fine facevano a Sparta i bambini malati ? Oggi c'è tanta sensibilità...bla bla bla bla..bla , e allora perchè io sto soffrendo le pene dell'inferno dal mese di luglio per ottenere quello che mi spetta in quanto poliomielitica ? Non esco più e non sono grave, mi sottopongo ad uno stress (ma è anche una gioia ) esasperato per svolgere il mio lavoro e non sono grave, non posso più salire un gradino senza un appoggio e senza distruggere le braccia e non sono grave, non posso pulire la mia casa e non sono grave, non posso portami in casa la spesa fatta con tanta fatica alla Despar (non ci sono gradini e mi attacco al carrello ) è non sono grave. E poco tempo fa ho perso una cara amica che non è riuscita a sopportare più l'egoismo, la mancanza di solidarietà , la solitudine e la sofferenza di una vita senza un po' di comprensione, di un sorriso schietto e sincero, io piango dalla disperazione per lei e non siamo gravi. Come glielo dico al papa ?