sabato 4 ottobre 2014


"MIEI CARI AMICI VICINI E LONTANI BUONA SERA, BUONA SERA OVUNQUE VOI SIATE ! "




Ci è piaciuto introdurre questa brevissima illustrazione di "sorella radio" con le mitiche parole con cui Nunzio Filogamo ,mitica voce ,iniziava il suo lavoro .
 La radio per 90 anni fedele compagna .Novant'anni e non sentirli. Fu strumento di propaganda del fascismo, annunciò l'avvio e la fine della seconda guerra mondiale; consentì a tutti gli italiani, ancora prima della televisione, di imparare la lingua, di conoscere la grande musica e il grande teatro; fu terreno di sperimentazione dei primi varietà, ritrovo per gli intellettuali, culla di un nuovo modo di fare informazione, veicolo di protesta. Prima con l'avvento della tv, poi con il web, in tanti l'hanno data per morta. Invece ancora oggi, in piena epoca mediatica , la radio è viva e vegeta: fedele e discreta compagna del quotidiano.
 Un amore nato il 6 ottobre 1924, quando, in pieno Ventennio, la prima voce esce dai mega-apparecchi, predecessori di quelli più piccoli a transistor, svelando a tutti la potenza dell'invenzione che Guglielmo Marconi rese tangibile. E' la violinista Ines Viviani Donarelli a dare l'annuncio del concerto inaugurale, mentre Maria Luisa Boncompagni passa alla storia come la prima "signorina buonasera". La Rai non c'è ancora, la concessionaria è l'Unione Radiofonica Italiana (poi Eiar) e l'Agenzia Stefani è l'unica fonte delle notizie. Con le cronache del regime, negli anni '30, nasce la diretta e lo sport invade le case gli italiani: Nicolò Carosio accompagna la nazionale alla vittoria dei Mondiali di calcio del '34 e del '38. C'è anche lui, nel '59, quando parte 'Tutto il calcio minuto per minuto', trasmissione immortale che raggiunge i 25 milioni di ascoltatori, rendendo indelebili le voci, tra gli altri, di Enrico Ameri, Sandro Ciotti, Beppe Viola, Nando Martellini.....